Theodore Boone_La ragazza scomparsa by John Grisham

autore:John Grisham
La lingua: ita
Format: mobi, epub, azw3
ISBN: 9788804613343
editore: Mondadori
pubblicato: 2011-04-14T22:00:00+00:00

Capitolo 13

Più o meno a metà della lezione di chimica, mentre pioggia e vento martellavano le finestre e il professor Tubcheck stava parlando, Theo sobbalzò nel sentire il proprio nome. Era di nuovo la signora Gladwell all‘interfono: - Signor Tubcheck, Theodore Boone è in classe? - gracchiò la voce, sorprendendo sia i ragazzi che l‘insegnante.

Theo sentì fermarsi il cuore e si raddrizzò di colpo sulla sedia. —Dove altro potrei essere in questo momento?.. pensò.

- Sì, è qui - rispose il professor Tubcheck.

- Me lo mandi in presidenza, per favore.

Mentre percorreva adagio il corridoio, Theo cercò disperatamente di indovinare perché gli venisse chiesto di presentarsi nell‘ufficio della preside. Erano quasi le due di venerdì pomeriggio. La settimana era praticamente finita ed era stata una settimana orribile. Forse la signora Gladwell era ancora arrabbiata per il ritardo della conferenza stampa della mattina, ma Theo non credeva si trattasse di questo. Quella storia si era risolta bene. E lui non aveva fatto niente di significativamente sbagliato in tutta la settimana: non aveva violato alcuna regola, non aveva offeso nessuno, aveva portato a termine con successo la maggior parte dei compiti a casa. Rinunciò a porsi domande. Non era poi così preoccupato. Due anni prima, la figlia maggiore della signora Gladwell aveva vissuto uno sgradevole divorzio e il suo avvocato era stato Marcella Boone.

La signorina Gloria, la segretaria ficcanaso, era al telefono e con la mano fece segno a Theo di entrare nel vasto ufficio. La signora Gladwell lo ricevette sulla porta e lo scortò all‘interno. - Theo, questo è Anton gli disse, chiudendo la porta. Anton era un ragazzino ossuto dalla carnagione molto scura. La preside continuò: - Frequenta il sesto anno, nella classe della professoressa Spence. - Theo strinse la mano al compagno, dicendogli: - Piacere di conoscerti.

Anton non disse nulla. La sua stretta di mano era piuttosto molle. Theo pensò immediatamente che quel ragazzo doveva essere in grossi guai e anche spaventato a morte.

- Accomodati pure - disse la signora Gladwell, e Theo si sedette sulla sedia accanto a quella del compagno. - Anton è originario di Haiti, si è trasferito qui parecchi anni fa e vive con alcuni parenti al confine della città, in Barkley Street, vicino alla cava - Alla parola —cava.., gli occhi della donna incontrarono quelli di Theo. Non era certo una delle zone più agiate della città. Quasi tutti quelli che ci vivevano erano persone con basso reddito o immigrati, legali o meno.

- I suoi genitori lavorano fuori città e Anton abita con i nonni. Tu hai presente questo documento? - domandò la preside, passando un foglio a Theo. Il ragazzo lo studiò rapidamente e poi esclamò: - Oh cavolo.

- Sai qualcosa del tribunale per gli animali? - domandò la signora Gladwell.

- Sì, ci sono stato parecchie volte. Il mio cane l‘ho salvato proprio al tribunale per gli animali.

- Per favore, puoi spiegare di che si tratta, a beneficio mio e di Anton?

- Certo. Questo è un mandato di comparizione ai sensi del Regolamento Tre emesso dal giudice Yeck del tribunale per gli animali.

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